sabato 29 gennaio 2011





Problemi di muffa Tecnocolor sas ha la soluzione
Il degrado biologico compromette l’aspetto e l’integrità delle superfici murali interne ed esterne e rappresenta una minaccia non solo su edifici vecchi o già deteriorati, ma anche su costruzioni nuove e apparentemente “sane”. Non
si tratta semplicemente di un problema estetico, perché può avere ripercussioni sull’igiene dei locali e sul comfort abitativo, può causare allergie nei soggetti predisposti ed intaccare gravemente il film di pittura.
Il degrado biologico è legato all’attacco da parte di organismi di varia natura, che trovano sulle pareti e nell’ambiente circostante l’habitat ideale per attecchire e svilupparsi.

All'interno
La principale causa che può determinare lo sviluppo di funghi e muffe all’interno dei locali è l’accumulo di umidità e la formazione di condensa sulle pareti. Questi fenomeni dipendono da numerosi fattori:
- Scarso ricambio d’aria nei locali; un’adeguata ventilazione è in grado di asciugare la condensa e ridurre l’umidità.
- Utilizzo di finestre stagne per il risparmio energetico.
- Problemi di umidità di risalita capillare dal terreno.
- Esposizione della parete a nord.
- Presenza di mobili ingombranti che coprono i muri impedendone la ventilazione.
- Forte produzione di vapor acqueo, come accade spesso nei bagni e nelle cucine.
- Materiali e tecniche costruttive impiegate; al fine di evitare problemi di muffa, è opportuno eliminare i ponti termici, garantire un adeguato isolamento termico alle pareti e privilegiare i materiali con buona traspirabilità al vapore e basso assorbimento d’acqua.
All'esterno
Nel caso delle facciate esterne, al problema delle muffe va aggiunto quello delle alghe, dei muschi e dei licheni, che difficilmente attecchiscono in ambienti interni. Il principale fattore che facilita lo sviluppo di questi organismi resta sempre la presenza e il ristagno di elevate concentrazioni di umidità nel supporto murario e nell’ambiente circostante. Ecco le principali cause di questo accumulo:
• Esposizione della facciata a nord/nordovest.
• Scarsa ventilazione e soleggiamento; le alghe infatti necessitano di una luce non troppo intensa per proliferare.
• Forte esposizione alle intemperie.
• Presenza frequente di rugiada, cioè umidità di condensa atmosferica.
• Risalita capillare di acqua dal terreno.
• Infiltrazioni di acqua attraverso giunti, crepe e fessurazioni della parete.
• Presenza a ridosso della parete di piante che vengono frequentemente innaffiate.
• Materiali e tecniche costruttive impiegate; così come per le pareti interne, è opportuno eliminare i ponti termici, garantire un adeguato isolamento termico alle facciate e privilegiare i materiali con buona traspirabilità al vapore e basso assorbimento d’acqua (sia per quanto riguarda gli intonaci che le finiture).
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